
La medicina energetica ci spiega come l’organismo sia un tutto uno e collegato e ogni parte sia interconnessa con l’altra.
Questo significa che non è possibile trattare singolarmente le parti del nostro corpo. C’è sempre un legame che intercorre l’una con le altre.
Le diverse medicine energetiche nel mondo (tradizionale cinese, ayurvedica, tibetana, mediterranea) lo spiegano:se un disturbo si manifesta in una certa zona del corpo, certamente anche altri distretti sono implicati.
Inoltre secondo la medicina energetica, ad ogni stagione che viviamo, i nostri organi subiscono un cambiamento.
Per cambiamento si intende in realtà una rigenerazione dell’organo stesso ed è proprio in quella stagione che ci si può maggiormente prendere cura.
L’autunno in particolare è associato all’intestino e a tutte le sue funzionalità.
Anche gli alimenti che la natura offre in autunno vanno a sostenere questo viscere così importante per noi.
Ripulire l’intestino durante il cambio di stagione è fondamentale per aumentare le difese immunitarie e affrontare al meglio l’autunno e l’inverno, per questo è importante portare a tavola gli alimenti giusti ricchi di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre. Da evitare invece i cibi ricchi di zuccheri che contribuiscono ad infiammare l’intestino e, in generale, tutti quei prodotti confezionati ricchi di farine raffinate e conservanti.
Sappiamo che l’intestino è vitale per la nostra esistenza, è il grande trasformatore che produce il nutrimento. Nel caso dell’autunno, una maggiore attenzione viene posta all’intestino crasso, che gestisce invece i rifiuti dell’organismo e le scorie.
Cosa fare in autunno per l’intestino? Usare BIKUN!
Con la pratica dei bagni derivativi depuriamo tutto l’organismo e ripristiniamo il corretto sistema di espulsione delle scorie.
Con il raffreddamento della zona perineale si alleviano i fastidi sia pelvici che dell’intero organismo. Si ha una corretta stimolazione diuretica, circolatoria, linfatica beneficiando il metabolismo e la circolazione del sangue.
Sciogliere i blocchi per ritrovare il benessere
La teoria si basa sul fatto che spesso si accumulano nel corpo –in particolare nella zona intestinale e della fascia addominale– scorie e grassi spessi che vengono definiti “sovraccarichi”.
Ci sono dei blocchi nel sistema della fascia che possono essere di ordine meccanico (slip, calze che segnano, indumenti stretti) o di ordine traumatico (ferite, operazioni, brividi che esprimono la contrazione della fascia), ma anche di ordine psicologico (paura, ansia, stress che contraggono e bloccano la fascia) che impediscono la circolazione e l’eliminazione delle scorie veicolate. Nasce allora la necessità di stimolare la motilità della fascia e dell’intestino, e questo stimolo può avvenire mediante due fattori: un’attivazione meccanica (o frizione) delle terminazioni nervose situate nella parte bassa delle pieghe inguinali e apportando frescura nella zona del perineo, e questo può essere effettuato tramite il bagno derivativo.