
Nata nel Rugby, è una pratica oggi molto diffusa in diversi altri sport tra cui il nuoto.
La preparazione sportiva è in continua evoluzione per migliorare le prestazioni degli atleti, per spingerli sempre di più verso il limite e far si che questo possa essere spostato più in avanti e tra le nuove frontiere sperimentate negli ultimi anni, è sempre più diffusa quella della terapia del bagno ghiacciato da fare subito dopo l’allenamento.
Questa pratica è in voga da circa 15 anni e la prima disciplina sportiva in cui si è sviluppata è il Rugby, seguita a ruota dal Football Americano.
Subito dopo gli allenamenti e le partite, i giocatori si immergevano in vasche di ghiaccio per recuperare più velocemente dalle lesioni e dalle fatiche accumulate.
Dopo il Rugby ed il Football Americano, la terapia si è diffusa anche in altri sport come il Tennis, il Volley e poi è arrivata nel Nuoto, usata principalmente dagli statunitensi che si sa, sono sempre un passo più avanti degli altri.
Persino nella bellissima pubblicità della Under Armour, si vede una scena in cui Michael Phelps, dopo l’intenso allenamento, si prepara a fare un bagno con acqua e ghiaccio.
Ma a cosa serve fare un bagno in acqua ghiacciata?
Nel momento in cui il corpo viene immerso in acqua ad una temperatura tale, i vasi sanguigni di tutti i muscoli si contraggono e proprio in difesa del forte freddo improvviso, spingono il sangue verso il cuore affinchè la temperatura corporea possa mantenersi calda.
Dopo il bagno ghiacciato e la conseguente vasocostrizione, il sangue circola rapidamente di nuovo dal cuore verso le estremità del corpo, con la finalità di riscaldarlo, attivando allo stesso tempo una vera e propria ossigenazione muscolare grazie alla quale vengono eliminate molto velocemente le tossine accumulate durante la fatica data dallo sforzo fisico, in particolare l’acido lattico, provocando dunque un recupero muscolare molto accelerato.
Una sorta di massaggio che però ha il vantaggio di agire contemporaneamente su tutti i gruppi muscolari, di essere più efficace sui tessuti profondi e di fornire effetti utili non solo ai muscoli, ma anche ai tendini, alle ossa ed ai nervi, consentendo un recupero fisico molto più veloce del normale.
Uno dei pochi studi su questo tipo di terapia, condotto nel 2013 dall’americana Journal of Strength and Conditioning Research, ha dimostrato che effettivamente esistono benefici tangibili per gli atleti che praticano la terapia dei bagni di ghiaccio.
In conclusione, i bagni di ghiaccio aiutano a prevenire lesioni muscolari, a recuperare molto più in fretta riducendo il dolore muscolare provocato dalle microlesioni muscolari conseguenti alla formazione eccessiva di acido lattico e accelerano la riparazione di queste ultime fornendo un rapido recupero: come poterlo fare in modo comodo e pratico? Bikun!